Il Pronto soccorso ostetrico dell’U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia del Grande ospedale metropolitano “Bianchi - Melacrino - Morelli” ha accolto e prestato assistenza a diverse donne in gravidanza provenienti dalla Guinea, sbarcate nel tardo pomeriggio di sabato al porto nel novero dei 584 migranti che erano a bordo della nave “Diciotti”. A prestare assistenza a queste donne, supportandole anche umanamente e psicologicamente, ha partecipato attivamente il personale ostetrico, medico e socio-sanitario del Gom.
Tra le tante donne c’è anche Mariama, incinta alla trentesima settimana e, pertanto, ricoverata presso il reparto di Ostetricia dove, nella giornata di domenica, ha dato alla luce due gemelli. La 27enne, che era incita di quasi 5 mesi, sta bene come i neonati (ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale) e adesso aspetta l’arrivo del marito che già lavorava a Roma. È certo che se non fosse celermente sbarcata a Reggio, la donna avrebbe messo a rischio la sua vita e quella dei neonati.
La donna, grazie alla mediazione linguistica dell’ostetrica del Gom Sara Cordiano, ha raccontato di avere camminato per sei giorni nel deserto, dal Mali alla Libia, e di essere salita sul barcone dove è rimasta tre giorni in balia del mare. Mariama ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutto il personale che le è stato accanto in questi giorni: «Sono molto contenta di come ci hanno accolto in Italia appena siamo arrivati con i miei connazionali nel porto di Reggio Calabria e dell’assistenza ricevuta in ospedale, insieme all’affetto e umanità che mi ha dimostrato tutto il personale in questo momento di difficoltà. Ringrazio di cuore, non mi sono mai sentita sola».
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