Svolta nel contenzioso idrico del Comune di Bovalino a seguito di una serie di sentenze del Tribunale di Locri che accolgono la tesi dei legali dell’amministrazione, guidata dal sindaco Vincenzo Maesano. In questi giorni, infatti, sia la sezione unica civile del Tribunale sia il giudice di pace di Locri hanno accolto la tesi dei legali dell’Amministrazione di Bovalino secondo la quale in caso di mancato pagamento del canone idrico di annualità pregresse, laddove l’utente ha sostenuto la mancanza di un regolare contratto pur in presenza di un contatore, si è in presenza di un’azione di generale arricchimento a danno dell’ente pubblico, con richiesta di indennizzo della relativa diminuzione patrimoniale. Nel caso della decisione del giudice unico della sezione civile del Tribunale di Locri, l’Ente per recuperare i canoni idrici pregressi ha esperito l’azione di indebito arricchimento sostenendo che l’interessato ha usufruito del servizio idrico integrato gestito dal Comune di Bovalino «senza corrisponderne il relativo canone ed in assenza di un valido contratto di somministrazione e, pertanto, ha ricevuto un indebito arricchimento ai danni dell’Ente comunale». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio