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Ecolandia, a Reggio i fondi Ue spesi bene

La visita del Comitato di Sorveglianza europeo in vista della programmazione 2021-2027. Princi: «Lanciamo da qui la sfida di sviluppo della nostra Regione»

Una giornata fortemente simbolica e rappresentativa del potenziale che la regione Calabria – e in particolare la città di Reggio – può esprimere con la prossima programmazione comunitaria. È stata questa la lunga riunione itinerante che ha visto a Reggio autorevoli rappresentanti sovranazionali, statali e regionali per formalizzare la partenza del nuovo piano con cui l’Unione Europea mette a disposizione fondi di sviluppo per le aree più disagiate degli Stati membri.
Tanti gli enti partecipanti, testimonianza di come – usando le parole del direttore Nicolai durante la visita al liceo Da Vinci – «le istituzioni si declinano al plurale e rappresentano una filiera operativa». C’erano rappresentanti della Commissione Europea, dell’Agenzia per la Coesione territoriale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i rappresentanti delle Amministrazioni centrali e regionale, gli esponenti del Partenariato istituzionale ed economico e sociale, dall’Autorità di Audit, dall’Autorità di Certificazione, della Corte dei Conti, e dell’associazione “Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo”.
Alla luce di questa articolata presenza è stato particolarmente importante il pomeriggio di visita che ha dimostrato non solo la capacità di presentare progetti vincenti perché convincenti, ma ancor di più come quei fondi ricevuti vengono amministrati e gestiti; in altre parole, qual è la ricaduta concreta e diretta che quei progetti vinti sono stari capaci di generare nella società.

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