«Mentre mi trovavo nella mia abitazione, venivo svegliata da numerosi colpi di arma da fuoco. Inizialmente pensavo che qualcuno sparasse ai cani randagi presenti in strada, ma con mia amara sorpresa constatavo che qualcuno avevo sparato alla mia porta di ingresso ed alla porta del garage». Non si è neanche alzato il sole, alle 4 del 6 novembre 2021, quando il verbale viene firmato dinnanzi ai Carabinieri. Seduta di fronte ai militari della stazione di Seminara c’è una donna, la stessa che appena due giorni prima ha assistito a un pestaggio ai danni di un uomo e dei suoi due figli minorenni. Ha urlato, ha cercato di limitare i danni dell’aggressione. «Stuppati a vucca e trasitindi d’intra», le hanno gridato per tutta risposta. Li ha riconosciuti, però. E aiutato gli inquirenti a identificarli.
Neanche 48 ore dopo, ecco l’intimidazione, ricostruita per filo e per segno con tanto di video delle telecamere di sorveglianza.
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