«La sanità sia un diritto garantito, non un privilegio da inseguire». È netta la presa di posizione del sindaco facente funzione della Città Metropolitana, Carmelo Versace, in merito alle incertezze sul futuro dell’ospedale di Oppido Mamertina. Giovedì scorso, durante una visita nel centro aspromontano, l’inquilino di Palazzo Alvaro si era unito alle rivendicazioni del comitato spontaneo “19 febbraio” per il rilancio della struttura. Un segnale di vicinanza concreta che, nel corso del Consiglio metropolitano di domani, troverà continuità nell’approvazione di una mozione con la quale «si chiede alle autorità sanitarie di mantenere e sviluppare il nosocomio della Piana».
E anche la Madonna dell’Annunciazione ha fatto visita all’ospedale di Oppido Mamertina. Ieri mattina, durante la processione della patrona della Diocesi di Oppido-Palmi, il corteo ha fatto sosta (l’unica prevista in tutto il percorso) in prossimità del “Maria Pia di Savoia”. Un momento di preghiera rivolto ad una struttura sanitaria strategica per il territorio ma ancora a rischio di ridimensionamento. Durante la fermata, rivolto alle centinaia di fedeli presenti, il vescovo mons. Francesco Milito ha preso la parola per rivolgere un nuovo accorato appello ai politici calabresi. «Finitela con i vostri giochetti – ha scandito – l’ho detto privatamente e adesso lo dico anche in pubblico. Fate aprire l’ospedale di montagna. Qui i cittadini non possono rimanere così. In queste condizioni, questo non è più un ospedale».
Un invito all’impegno verso un obiettivo comune e, insieme, un monito affinché il diritto alla salute non venga svilito in un comprensorio già piagato da tante problematiche. Quella dell’ospedale di montagna è un’ipotesi da tempo sul tavolo delle istituzioni calabresi competenti in materia sanitaria: un riconoscimento che con sentirebbe al “Maria Pia di Savoia” di tornare operativo anche sul fronte delle emergenze urgenze.
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