La vista dal secondo piano dell’immobile di via dei Carafa dà sul mare sferzato dalle raffiche di vento fino a 50 Kmh. L’immobile, confiscato alla criminalità organizzata, sembra il tipico frutto di quell’edificazione selvaggia degli anni ‘70 e ‘80, quando la marina di Caulonia divenne uno dei centri col più alto numero di appartamenti in rapporto alla popolazione residente. Ora però è pronto a diventare la sede di un importante progetto di inclusione sociale rivolto ai giovani fino a 25 anni provenienti da contesti familiari difficili, in cui avranno luogo diverse attività che, attraverso la riscoperta del bello e dei veri valori della vita, potranno anche creare delle opportunità d’inserimento nel mondo del lavoro. I contenuti dell’iniziativa, da realizzare nell’ambito del progetto nazionale “I walk the line” sono stati accennati ieri pomeriggio, a margine di una riunione operativa del gruppo di psicologhe e assistenti sociali coordinato dalla dottoressa Antonella Dominello, a sua volta coordinatrice dell’Ambito Territoriale di Locri dei servizi sociali. Un progetto che vede il coinvolgimento dell’amministrazione comunale cittadina e della Città Metropolitana di Reggio Calabria che col coordinatore generale Sergio Rugolino e il dirigente Stefano Catalano hanno garantito il massimo sostegno all’iniziativa, che sarà presentata a breve, presumibilmente quando avrà luogo l’inaugurazione ufficiale della sede. Nel frattempo, si lavora e si progetta. Tra attività di studio e riscoperta del territorio e programmi di sviluppo di competenze specifiche, propedeutiche a una occupabilità futura. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio