Leader nella frazione principe di Reggio Sud, tra Pellaro e Bocale, e in rapporti privilegiati con i clan di Archi, i vertici del mandamento “Centro”. Tra le cosche colpite dalla sentenza “Epicentro” anche la cosca Barreca. Nelle motivazioni della sentenza del Gup Francesco Campagna le origini del troncone di indagine specifico, “Metameria”: «Fondato, al pari di “Malefix” sull'ampia e fruttuosa attività intercettiva; sulle dichiarazioni delle persone offese; sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia; sui riscontri a tali fonti di prova». Proprio le intercettazioni hanno documentato, nell'ottica della Procura antimafia, il ritorno in campo del capoclan Filippo Barreca «in seguito del riconoscimento della detenzione domiciliare per motivi di salute nel marzo del 2015, non appena era giunto sul territorio di Pellaro avesse agito con eccezionale decisione e protervia criminale al fine di ripristinare il proprio controllo su quel territorio, facendo valere la sua fama criminale per imporre il “pizzo” agli imprenditori ed i commercianti dell'area di Pellaro e infiltrandone il tessuto economico e sociale». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio