Realizzazione del rigassificatore di Gioia Tauro: adesso arriva anche il placet del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che, intervenendo ieri a un convegno su energia e Mediterraneo organizzato a Roma da Unioncamere, ha evidenziato che si sta concretamente pensando ad un impianto «anche a Gioia Tauro, per arrivare complessivamente a 30-35 miliardi di metri cubi all’anno di Gnl (gas naturale liquefatto), con i cinque esistenti e i due nuovi di Piombino e Ravenna, ma va fatto un ragionamento anche per Porto Torres in Sardegna».
Pichetto Fratin ha spiegato che nel 2022 «c’è stato un crollo dell’idroelettrico e il 2023 – ha aggiunto – non promette nulla di buono. Le dighe sono quelle che sono». Non sono tardate ad arrivare le reazioni di sostegno da parte delle forze politiche di maggioranza, tra i primi l’on. Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di FdI alla Camera: «È bene procedere con l’attuazione del rigassificatore di Gioia Tauro, che è un’opera strategica importante per l’autonomia energetica nazionale.
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