Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

Reggio, impresa, etica e legalità: la svolta

Il Gruppo Giovani Imprenditori guidato da Salvo Presentino rilancia una “necessaria” visione di insieme per la crescita sana del territorio nell’importante convegno “Etica e Legalità di Impresa: percorsi e strumenti operativi di compliance aziendale” coordinato da Bruno Crucitti, delegato alla legalità, Michela Polimeni moderatrice e Francesco Cuzzola. «I sequestri in Italia sono 50 volte maggiori rispetto ai 19 Paesi europei», sottolinea il presidente degli avvocati Rosario Infantino tracciando il bivio: «Da una parte, ineludibile, è la necessità di seguire la via della legalità; dall’altra, proprio in nome della stessa legalità, l’uso di strumenti previsti dalla legislazione antimafia, se non ben gestito, può portare alla distruzione dell’impresa con innegabili danni per l’economia e senza raggiungere l’obiettivo dalla stessa legislazione auspicato».

Dialogo interattivo

È il valore aggiunto dell’iniziativa che registra una folta partecipazione di pubblico, tra cui il presidente f.f della Corte di Appello Bruno Muscolo e il presidente della Corte di Assise di Appello Roberto Lucisano, il presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana e l’assessore comunale alle attività produttive Angela Martino. «Etica e legalità rappresentano da sempre le basi su cui poggia la complessa attività dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Da “medici” delle attività produttive, sentiamo il bisogno di una burocrazia più snella» : è il messaggio del presidente Stefano Poeta. Nel portare i saluti del presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio, il vicepresidente Giuseppe Febert riprende la cultura delle regole da sempre appartenuta all’associazione degli industriali reggini. «In questa direzione, s’inserisce il protocollo di legalità stipulato tra Confindustria e il Ministero dell’Interno per rafforzare la cooperazione istituzionale contro le infiltrazioni criminali nell’economia a tutela delle imprese sane e della libera concorrenza». Mauro Iemma a capo dell’Ugdcec reggina ringrazia il gruppo Giovani imprenditori «per una tematica così importante per noi giovani professionisti in prima linea su questi tavoli cruciali». «Questo momento di confronto vuole andare oltre l’analisi di provvedimenti interdittivi ma costruire un percorso perché la teoria del buon vivere possa essere applicato a tutte le latitudini», osserva Francesco Cuzzola, mentre Bruno Crucitti, rinnova l’importanza di prendere in esame i rischi a cui oggi è maggiormente esposta l’azienda e proporre soluzioni concrete per un consapevole approccio di misure specifiche previste dal nostro Codice Antimafia». Ed allora, come applicare la legalità? «Bisogna affidarsi a professionisti seri iscritti in albi speciali: è a questa collaborazione che le aziende devono attingere lasciandosi guidare nella scelta corretta di modelli organizzativi»: è la strada indicata da Francesco Caridi, amministratore giudiziario e consigliere dei dottori commercialisti, intervenendo sulle misure non ablative del codice Antimafia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio  

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