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Reggio, errori medici in ospedale coperti col bianchetto: le condanne

Definito in Corte d'Appello a Reggio Calabria (presidente Olga Tarzia) il processo “Mala Sanitas” nato dall’operazione della Guardia di Finanza che avrebbe svelato il “sistema” di copertura degli errori medici che sarebbero stati commessi nei reparti di Ginecologia, Ostetricia, Neonatologia e Anestesia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria falsificando a colpi di bianchetto le cartelle cliniche dei pazienti. In secondo grado confermata una sola condanna per falso – Luigi Grasso a 2 anni e 3 mesi di reclusione - due condanne rideterminate ed inerenti a un'unica imputazione di un altro episodio di falso (soppressione degli esiti di un esame clinico) - Alessandro Tripodi a 2 anni e 4 mesi di reclusione, Pasquale Vadalà a 3 anni di reclusione – non doversi procedere per intervenuta prescrizione per sette posizioni su alcuni reati specifici e paralleli – Maria Concetta Maio, Daniela Manuzio, Antonella Musella, Filippo Luigi Saccà, Massimo Sorace, Alessandro Tripodi e Pasquale Vadalà – dichiarato «inammissibile» l'appello del Procura generale e contestuale assoluzione Daniela Manuzio, Giuseppina Strati e Alessandro Tripodi per un reato di falso (la cancellatura della cartella clinica).

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