Dai, forse il terzo tentativo sarà quello buono: vanno avanti all’insegna dell’ottimismo dalle parti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. E non parliamo del Ponte, quanto stavolta del collegamento con mezzi veloci tra Reggio e Messina, quello che la Corte di giustizia europea ha imposto di affidare tramite procedura pubblica, che già due volte – nel recentissimo passato – non si è riusciti ad affidare e che viene assicurato oggi da BluJet in regime di proroga.
Da qualche giorno è stato pubblicato – stavolta a cura direttamente del Mit e non tramite Invitalia – il bando di gara per “l’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo veloce di passeggeri tra Reggio Calabria e Messina e viceversa con obblighi di servizio pubblico per la continuità territoriale marittima”. Sul piatto ci sono a 34 milioni 151mila 90,94 euro a base d’asta, Iva esclusa; erano 36,9 milioni nel primo tentativo, 35,1 nel secondo con la differenza che però stavolta è previsto un affidamento di 4 anni e non più di 5. E anche adesso, come già nel secondo bando, è alzato a 30 anni (non più 20) il limite di età delle navi veloci (monocarena, aliscafo o catamarano) da impiegare nel servizio. Che dovranno essere almeno due, più una terza di riserva con le stesse caratteristiche «disponibile per tutta la durata giornaliera e settimanale del servizio, con equipaggio a bordo e pronto a muovere».
Per il resto, cambia poco o nulla. La novità confermata è quella della corsa notturna che si chiede di espletare ogni giorno (compresi i festivi) tra andata e ritorno fra le 23 e le 24. La durata massima del tragitto, da banchina a banchina con tempi di manovra inclusi in condizioni di tempo buono, è fissata in 30 minuti da Messina verso Reggio e in 35 minuti da Reggio a Messina per un percorso complessivo di circa 18,1 miglia nautiche.
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