Chiuso dopo anni di produzione: il sito Alival di San Gregorio è fermo. Come era stato stabilito, l’azienda Lactalis che controlla la società che operava in città ha dismesso il sito nei termini indicati nell’accordo sindacale e ha proceduto al licenziamento collettivo dei dipendenti.
In meno di un anno si è chiusa, nel silenzio più totale, una vertenza che interessava circa 80 dipendenti. Un destino che, a dire il vero, è sembrato già scritto all’inizio quando nell’aprile del 2022 l’azienda ha aperto la procedura annunciando la chiusura degli stabilimenti e il licenziamento dei lavoratori. Una chiusura in silenzio e senza appello, con le organizzazioni sindacali che lavoravano per garantire la prosecuzione delle attività ma che di fatto non hanno ottenuto quanto sperato: la ricollocazione di tutto il personale e la reindustrializzazione del sito nell’area industriale a sud della città.
Scenario ben diverso a Ponte Buggianese, nella provincia toscana di Pistoia, dove invece i lavoratori sono stati ricollocati grazie a un accordo sottoscritto a marzo scorso. In riva allo Stretto niente di niente: dei 79 lavoratori complessivamente impiegati nello stabilimento Alival, 67 sono fuoriusciti dal mercato del lavoro attivo, mentre 12 hanno accettato il trasferimento; di questi ultimi, 7 sono oggi a Cortolona e Casal Cremasco, 3 a Ragusa, uno a Catania e un altro ancora in Emilia Romagna.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Caricamento commenti
Commenta la notizia