C’è anche un minorenne tra i quattro componenti della gang accusata dell’efferato omicidio del polacco Przemyslaw Krzysztof Grudniewski detto “Cristian”, il titolare di un autolavaggio ucciso a marzo nel quartiere Santa Caterina dove anche risiedeva da quando aveva aveva scelto di vivere a Reggio Calabria.
A fare luce sul delitto un’inchiesta della Squadra mobile, coordinata dai pm Walter Ignazitto e Giulia Scavello e dal sostituto procuratore dei minori Giuseppe Creazzo, che hanno chiesto e ottenuto dai gip un’ordinanza di custodia cautelare per il pakistano Muhammad Yaseen, di 18 anni, e per un connazionale minorenne. Nel registro degli indagati sono finiti altri due soggetti, già identificati, tra cui un altro minore. Due cittadini stranieri, maggiorenni. Per tutti l’accusa è di omicidio e rapina.
Gli inquirenti stanno adesso intensificando le indagini per capire con rigore scientifico e riscontri sul campo le ragioni per cui il polacco è stato ucciso, aggredito, picchiato e soffocato proprio all’interno della sua abitazione. Dalla ricostruzione iniziale la Polizia ha battuto la pista della conoscenza diretta e personale tra la vittima e gli assassini. In cima ai possibili moventi l’agiatezza economica di Grudniewski che, secondo chi lo conosceva e dai primi riscontri investigativi, sembra disponesse di parecchi contanti. All’arrivo della Polizia, infatti, «l’appartamento – scrive il gip Stefania Rachele nell’ordinanza – si presentava completamente a soqquadro con il portafoglio e un borsello della vittima svuotati».
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