Reggio

Domenica 08 Giugno 2025

Sequestrati beni per 400mila euro a Francesco Morano, vicino alla cosca Bellocco di Rosarno

Beni mobili e immobili per un valore di 400 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria e Firenze a Francesco Morano, detto Gianfranco di 55 anni, ritenuto vicino alla cosca Bellocco. Il provvedimenti è stato disposto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della Direzione distrettuale antimafia. Residente a San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, era stato arrestato nel novembre 2019 nell’ambito dell’operazione «Magma» con l’accusa di associazione mafiosa e traffico internazionale di droga. Condannato in primo grado a 20 anni di carcere nel luglio 2021, Morano sarebbe stato partecipe della cosca «sotto le dirette dipendenze - c'è scritto nel capo di imputazione - di Domenico Bellocco». Avrebbe fornito «un costante contributo nel settore del traffico di stupefacenti interagendo fra i componenti della cosca Bellocco e i componenti di altre cosche e sovraintendendo alle coltivazioni in territorio italiano ed alle importazioni dal Sudamerica». Morano, inoltre, è stato coinvolto in altre due operazioni coordinate dalla Dda di Firenze e condotte dal Gico della Guardia di Finanza. Nel processo «Erba di Grace», infatti, è stato condannato a 4 anni di carcere per traffico di stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa. Nel processo "Buenaventura», invece, è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, a 8 anni di reclusione per aver posto in essere manovre estorsive funzionali al recupero di un credito usuraio con tassi di interesse annuali fino al 67%. In seguito a queste inchieste, le Dda di Firenze e Reggio Calabria, guidate dai procuratori Luca Tescaroli e Giovanni Bombardieri, hanno delegato i rispettivi Nuclei di polizia economico finanziaria - Gico a svolgere apposita indagine a carattere economico patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti dell’imprenditore calabrese, di misure di prevenzione personali e patrimoniali. Il sequestro ha riguardato una ditta individuale operante nel settore della pasticceria, un’imbarcazione, tre autoveicoli, tre fabbricati, un terreno e disponibilità finanziarie.

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