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Reggio, il polacco ucciso a Santa Caterina. È caccia alla “mente” della gang

Cruciale il lavoro sulla “scena del crimine” di Volanti e Scientifica nel rinvenimento di elementi «di notevole interesse investigativo»

È caccia aperta e si scava ad ampio raggio per chiudere il cerchio attorno a chi avrebbe ordinato l'omicidio del polacco Przemyslaw Krzysztof Grudniewski detto “Cristian”, il titolare di un autolavaggio nel quartiere Santa Caterina ucciso nella notte tra il 7 e l’8 marzo all'interno della sua abitazione in via Italia, ad una manciata di centinaia di metri dall'ubicazione della sua attività commerciale. Per Procura e Squadra Mobile ci sarebbe una quinta persona dietro la spedizione di morte. Un personaggio con capacità decisionale apicale nella progettazione del delitto, non presente sulla “scena del crimine” ma secondo le indicazioni di uno dei due arrestati - entrambi di nazionalità pakistana, uno dei quali è minorenne - con ruolo nevralgico nei giorni immediatamente precedenti e successivi al delitto, lo stesso che avrebbe suggerito ai quattro presunti autori di «lasciare l'Italia». Di scappare e trovare rifugio il più lontano possibile da Reggio. Identità e ruolo del quinto ipotetico indagato ancora da definire e soprattutto da accertare e riscontrare, ma sulla cui partecipazione non ci sarebbero margini di errore. D'altronde nello stesso capo di imputazione principale il Gip scrive che il delitto sia stato commesso «in collaborazione con almeno un altro soggetto rimasto allo stato ignoto».

Nessun dubbio che l'indagine della Procura di Reggio sia in piena evoluzione partendo dal volto due arresti già operati e dalla montagna di elementi «di notevole interesse e pregio investigativo» rinvenuti sulla scena del crimine. Ulteriori elementi chiave sono stati incamerati dalla Squadra Mobile dalla analisi e studio delle immagini della videosorveglianza.

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