Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

Sanità territoriale nella Locride, questa sconosciuta. Appello di comitati e associazioni

Prosegue l’azione congiunta dei comitati “Pro Casa della Salute di Siderno”, “DifendiAmo l’ospedale di Locri” e “Corsecom” a difesa della sanità pubblica nella Locride. Con una nota diffusa ieri mattina, i tre soggetti collettivi si sono soffermati sui ritardi che impediscono, a tutt’oggi, i livelli essenziali di assistenza nel comprensorio. Non solo con riferimento al presidio di via Verga, ma anche per ciò che riguarda «la riorganizzazione della medicina di famiglia e delle cure primarie, di cui oggi – è scritto nella nota – si torna a parlare in relazione agli obiettivi del Pnrr». Le tre realtà associative ricordano che «sono passati, infatti, più di dieci anni dalla riforma Balduzzi che, nel 2012, prevedeva per i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici della guardia medica e della medicina dei servizi, gli specialisti ambulatoriali, la possibilità di operare in aggregazioni funzionali territoriali (Aft) e in unità complesse di cure primarie (Uccp). Una buona legge di riforma della medicina territoriale, rimasta in Calabria per anni dimenticata nei cassetti, e che ha visto, dopo una fase di sperimentazione, le prime attuazioni a partire dal 2019 e soltanto in alcune delle province calabresi». Aggiungono i comitati che «è del novembre 2022 l’avviso pubblicato dall’Asp di Reggio Calabria per l’attivazione delle 26 Aft identificate, di cui 6 nel Distretto Jonico. Al bando, per ragioni non molto chiare, c’è stata una partecipazione molto scarsa dei medici di medicina generale, tant’è che momentaneamente potranno essere istituite solo 6 Aft, gestite h12 dai Mmg, di cui 4 nella città di Reggio Calabria, 1 a Bagnara e 1 a Brancaleone». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

leggi l'articolo completo