Scioglimento, elezioni e ancora scioglimento. Il destino del Comune di Scilla è di nuovo in mano ai commissari. Nel decreto di scioglimento a seguito del terremoto giudiziario dei mesi scorsi si parte proprio dalla «“linea di continuità” che lega le compagini elettive che hanno preceduto e poi seguito la parentesi di gestione commissariale, amministrazioni entrambe guidate dallo stesso primo cittadino e composte in parte dagli stessi amministratori».
Turismo “malato”
Lo sviluppo balneare e turistico del piccolo borgo sulla Costa Viola, secondo quanto accertato dalla commissione d’accesso e confluito nella relazione pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale, è in mano alle cosche: «egemonia che viene esercitata soprattutto attraverso l'acquisizione o l'affitto di concessioni demaniali marittime da parte di imprese intestate a prestanome, confidando sull'accondiscendenza degli uffici comunali, in modo particolare dell'ufficio tecnico». Sull’ufficio tecnico arrivano proprio pesanti censure dalla Prefettura. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio