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Morte ex presidente Catanzaro, due medici accusati di falso a Reggio

L'udienza preliminare fissata per il 16 maggio a Reggio Calabria

Giuseppe Cosentino

È fissata per martedì prossimo, 16 maggio, davanti al Gup di Reggio Calabria, Antonino Foti, l’udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica a carico di due medici della casa di cura «Villa Caminiti», Antonio Diomede Trimarchi, di 65 anni, e Luca Messina, di 46, accusati di falso in relazione alla morte dell’imprenditore ed ex presidente del Catanzaro calcio Giuseppe Cosentino, avvenuta il 13 luglio del 2020.

A formulare la richiesta di rinvio a giudizio sono stati il Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, ed il sostituto procuratore Nunzio De Salvo. Trimarchi e Messina, rispettivamente medico chirurgo responsabile dell’equipe operatoria e medico di guardia di "Villa Caminiti», sono imputati anche nel processo per omicidio colposo che è in corso sulla morte di Cosentino. Il dibattimento si sta svolgendo anche a carico di Maurizio Tescione, di 72 anni, medico anestesista, e di Domenico Antonio Foti, di 65, cardiologo della stessa struttura sanitaria. La Procura avrebbe riscontrato irregolarità anche nella documentazione dell’intervento cui fu sottoposto l’ex presidente del Catanzaro calcio. Trimarchi, per tale motivo, è accusato anche «di aver apposto di proprio pugno sul consenso informato - é detto nel capo d’imputazione - la firma falsa di Cosentino».

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