Fermo convalidato e applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Anche davanti al Gip di Reggio, Tommasina Cotroneo, si conferma solida la tesi accusatoria, sostenuta dal Pubblico ministero Stefano Musolino e dai poliziotti della Squadra Mobile, contro Saverio Bevilacqua, il 30enne esponente della comunità rom della periferia sud della città, arrestato quale complice ed autista del presunto killer di Antonio Morelli, ucciso dal cognato, Damiano Bevilacqua, nel pomeriggio di giovedì 11 maggio davanti le palazzine del rione Marconi al culmine di una violento scontro in famiglia e nello specifico, secondo la ricostruzione degli investigatori della Polizia di Stato, con i fratelli della vittima, Gianluca e Vito Morelli. Difeso dall'avvocato Alberto Marrara del Foro di Reggio, stamattina Saverio Bevilacqua si è sottoposto a interrogatorio di garanzia, avvalendosi della facoltà di non rispondere.