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Oppido, ha un infarto ma non c’è un’ambulanza: indignazione per la morte di un 59enne

Gianni Vaccari era molto conosciuto e benvoluto

L'ospedale di Polistena

La morte di un cittadino oppidese torna ad accendere la protesta del comitato spontaneo “19 febbraio” a tutela dell’ospedale “Maria Pia di Savoia”.
Nei giorni scorsi, la scomparsa improvvisa di Gianni Vaccari ha scosso la comunità aspromontana: un infarto ha stroncato l’uomo all’età di 59 anni. Una persona conosciuta da molti, che svolgeva l’attività di autista anche per la casa per malati di Aids della frazione Castellace, l’unica di questo genere in Calabria. Inutile la corsa verso l’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena in auto con il fratello, dal momento che a Oppido non c’era un’ambulanza disponibile.
Oltre alla generale commozione per la scomparsa che ha inondato i social, la vicenda ha suscitato sgomento e indignazione da parte di molti. «In un piccolo paesino ci sono eventi che la comunità vive in rispettoso silenzio, ma il silenzio spesso alimenta le responsabilità rendendoci complici di chi delega a terzi la risoluzione dei problemi che riguardano la collettività» hanno sottolineato i componenti del comitato “19 febbraio” in un documento.

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