Reggio, intermediazioni finanziarie: tre condanne e 4 assoluzioni "per non aver commesso il fatto" I NOMI
Tre condanne - Santo Alfonso Martorano (4 anni e 8 mesi), Antonina Maesano (4 anni e 6 mesi) e Carmen Miriam Martorano (1 anno e 6 mesi) - e quattro assoluzioni, il dirigente bancario e sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara, Fortunata Mandica, Francesco Araniti e Lorenzo Antonio Martorano. Tutti e quattro, secondo il Tribunale collegiale di Reggio Calabria, "per non avere commesso il fatto". La posizione centrale nell'indagine della Procura è Guardia di Finanza riguardava l’avvocato Santo Alfonso Martorano, noto imprenditore e professionista reggino: secondo gli inquirenti attraverso la gestione di una società di intermediazione finanziaria avrebbe sfruttato apposite convenzioni sottoscritte con diversi istituti bancari, appropriandosi indebitamente, con artifizi e raggiri, di ingenti somme di denaro. Ed inoltre sarebbero state rilevate operazioni finanziarie e societarie nel settore delle cessioni del quinto dello stipendio ad impiegati e pensionati per conto di diversi istituti bancari i quali operavano attraverso plafond di garanzia che mettevano a disposizione della Finanziaria e a cui la stessa attingeva per l’erogazione del credito al pubblico, con l’obbligo di restituire, mensilmente, i rimborsi dei contratti di finanziamento così stipulati. "Certamente siamo in presenza di una sentenza eccessiva ed è chiaro che bisognerà attendere le motivazioni per esprimere delle valutazioni. Rimane il convincimento di avere sempre operato con correttezza e professionalità così come rimane immutata la stima e la fiducia nei confronti degli avvocati dei consulenti e della Magistratura" ha commentato l'avvocato Santo Alfonso Martorano. "Il dispositivo di sentenza sembra esprimere una visione parziale anche per quanto ricostruito in dibattimento. Leggeremo le motivazioni della decisione non appena depositata, affrontando il secondo grado di giudizio con la determinazione che può derivarci dalla fiducia per la non colpevolezza dei nostri assistiti" ha invece commentato l'avvocato Gianpaolo Catanzariti con il team di difesa composto da Riziero Angeletti, Francesco Gianzi, Mario Mazza e Giuseppe Pizzi.