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Siderno, maestra malata ma può tornare a insegnare: decisione del Giudice del Lavoro

Il tribunale di Locri

«Il provvedimento assunto appare illegittimo e pertanto il diritto all’esercizio delle mansioni di docente è ingiustificatamente conculcato». È quanto ha scritto il Tribunale di Locri, in funzione di Giudice del lavoro che, accogliendo le argomentazioni dell’avv. Anna Cavallaro, del foro di Locri, ha accolto «la domanda cautelare e, accertata l’illegittimità del verbale della Commissione Medica Interforze di II istanza di Roma e successive integrazioni, ne dispone la disapplicazione; per l’effetto ordina l’immediata reintegrazione di M.T.R. nell’esercizio delle mansioni di docente di scuola primaria presso l’I.S.C. di appartenenza».
La vicenda riguarda l’insegnate di scuola primaria M.T.R., di 51 anni, che pur se affetta da patologia congenita osteoarticolare con tetraparesi esercita dal 2005, da ultimo in un istituto di Siderno. A seguito di intervento chirurgico per impianto di ortoprotesi al ginocchio, la docente si è sottoposta, su richiesta dell'istituto scolastico di appartenenza, a visita medico legale presso la Commissione medica di verifica di Catanzaro che l’ha dichiarata «non idonea in modo relativo e permanente al servizio». Avverso tale provvedimento M.T.R. ha esperito rimedio amministrativo alla Commissione medica di seconda istanza del Comando di Sanità e Veterinaria di Roma, che si è concluso con giudizio di «temporanea inidoneità al servizio in modo relativo allo svolgimento di tutte le mansioni del profilo proprio di inquadramento personale punto si idonea a compiti di supporto amministrativo di tipo sedentario».

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