Sempre in auge la questione legata all’apporto idrico. Discussa a più riprese pure nel corso del recente civico consesso, sia da parte della minoranza che della maggioranza, da ieri è anche al centro di un’ordinanza sindacale di “razionalizzazione consumo di acqua potabile e divieto di uso improprio”.
L’atto del primo cittadino Giusy Caminiti mette in rilievo «la precaria situazione, aggravata dalle attuali condizioni meteorologiche, che non consente l’approvvigionamento di tutta la popolazione, se non attraverso una rigorosa disciplina dei consumi».
In estrema sintesi, vietati usi indiscriminati dell’acqua potabile; nello specifico, infatti, si ordina «con effetto immediato e sino a espressa revoca del provvedimento, il divieto dell’uso di acqua potabile per irrigazione di orti, aree coltivate, giardini privati ed aree verdi, per riempimento di vasche da giardino, piscine, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di ricircolo», nonché «il divieto dell’uso di acqua potabile per il lavaggio di autovetture su aree pubbliche e private.
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