Sembra essere un destino crudele quello di Reggio sul fronte della mobilità. Dall’aeroporto ai collegamenti con la Sicilia passando anche per il passaggio al sistema di trasporto urbano “lento”.
Si vive una nuova-lunga- fase di stasi. Ma andiamo con ordine: da quando il 24 aprile sono scaduti i termini per l’attivazione delle rotte aeree con gli oneri di servizio pubblico nulla è successo. Come si ricorderà nessuno ha risposto alla procedura indetta da Enac con tanto di oneri di servizio per la continuità territoriale grazie ai 13 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Calabria, ai quali se aggiungono circa 3 di fondi statali. Lo stop e il rallentamento non sono stati superati. Doveva essere riconvocata la conferenza dei servizi, la stessa che nella seduta conclusiva del 10 ottobre 2022 aveva imposto oneri di servizio pubblico per i servizi aerei di linea sulle rotte Reggio-Torino e viceversa, Reggio-Venezia e viceversa, Reggio-Bologna e viceversa, con le prescrizioni poi riportate nell’apposito decreto ministeriale del 29 dicembre 2022 n. 420. Una volta concluso il nuovo iter della conferenza dei servizi, avrebbero dovuto essere ribandite le tre gare ma al momento è passato più di un mese e non ci sono stati aggiornamenti ufficiali.
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