«A leggere recenti dichiarazioni dell’Ad di Sacal, Marco Franchini, c’è davvero da stare poco sereni per la coltre d’inquietudine che quelle parole fanno calare sulle sorti dell’Aeroporto dello Stretto». È quanto afferma il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace.
Lo scarica barile
«Il manager nominato dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – afferma Versace – sostiene che lo scalo reggino stenti a decollare per colpe indipendenti dalla volontà di Sacal e della Regione, ma piuttosto per tutta una serie di circostanze che riguarderebbero l’amministrazione della città di Reggio. Anzi, quando spiega che l’aerostazione perde 2 milioni di euro l’anno e la Regione, pur di non continuare a rimetterli ogni anno, ha la necessità vitale di far funzionare lo scalo, ammette velatamente che Catanzaro, prima o poi, per responsabilità non sue, sarà costretta a prendere provvedimenti drastici di fronte a quello che viene raccontato come una sorta fallimento annunciato. È evidente che dal giorno di partecipazione al Bando per l’ottenimento della concessione, la Sacal era a conoscenza della situazione dello scalo: sapeva dei problemi limitativi, dei Notam, e sapeva anche che, pur insistendo le medesime criticità, la Sogas era riuscita a raggiungere i 608.000 passeggeri annui contro gli attuali 202.000 del 2022 di Sacal! Non è consentito a Franchini scaricare responsabilità per le macerie della Sogas in quanto anche la Sogas come la Sacal accumulava annualmente una perdita strutturale di 2 milioni. Ma tali “perdite” non sono state in alcun modo assorbite da Sacal che è invece partita da zero, senza alcun debito. Altrimenti sarebbe ingiustificata la procedura fallimentare appena accennata».
Un disastro annunciato
«Ciò che non accettiamo quindi – dice ancora Versace – è che Franchini sembra mettere le mani avanti rispetto ad un possibile disastro quasi già annunciato, tentando un incredibile quanto insensato scarica barile. Ma di chi è la competenza sull’Aeroporto “Tito Minniti” se non di Sacal e del suo socio di maggioranza Regione Calabria? Chi, se non Sacal, prima con De Felice, poi con De Metrio, ed oggi con Franchini, per lunghi anni si è sperticata insieme alla politica regionale e nazionale in annunci, progetti, programmi di rilancio che, fino al momento, sono rimasti soltanto una fabbrica di promesse e belle intenzioni?». «Non rimarremo inermi» «Reggio Calabria – aggiunge Versace – non rimarrà inerme di fronte al tentativo, ormai neanche tanto velato, di chiudere per sempre un’infrastruttura vitale per un bacino di oltre un milione di utenti fra le Città Metropolitane di Reggio e Messina». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio