Fermi nel piazzale dell’Azienda da due mesi in attesa di una delibera che apra le porte all’immatricolazione e la messa in circolazione. Diciassette nuovi bus ostaggio a Reggio Calabria della burocrazia mentre l’Azienda di trasporto pubblica è costretta a sospendere alcune corse per mancanza di automezzi. Un ritardo, l’ennesimo nella storia di questi bus che vanno a potenziare il parco della società. Infatti l’acquisto di questi mezzi attraverso le risorse (5,5 milioni di euro) del Pon Metro era previsto nell’accordo del “salvataggio” di Atam sottoscritto tra l’Azienda, il Comune e la Procura per scongiurare il fallimento della società di trasporto pubblico. Da dieci anni si attende che quell’operazione prenda finalmente forma. Con l’arrivo dei bus nel piazzale, tutti avevano tirato un sospiro di sollievo, il finanziamento era “blindato”, non si correva il rischio di vedere andare in fumo risorse preziose per la società che guarda alla fase di rilancio dopo aver passato anni di pesanti difficoltà. Ma invece è subentrato l’ennesimo imprevisto su cui i rappresentanti sindacali aziendali mettono l’accento. Il problema è legato ad una delibera che gli apparati amministrativi di Palazzo San Giorgio pare non abbiano sviluppato in maniera corretta. Quindi operazione da rifare. Il tutto mentre la società non può garantire come vorrebbe il servizio. Sono state sospese infatti le linee 18 e 20. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio