Il diritto alla salute negato dal 2015 da quando i ricoveri sono stati bloccati. Una vertenza quella della psichiatria di cui pochi sembrano accorgersi. Solo i pazienti, i loro familiari, gli operatori e i rappresentanti delle cooperative di quel sistema misto che ha generato questo pasticcio burocratico chiedono da anni risposte che non arrivano. Ieri l’ennesimo sit-in al Consiglio regionale, l’Usb e il Coolap incalzano le istituzioni. Di promesse ne sono state fatte tante in questi anni dalla classe dirigente che si è avvicendata alla guida di Asp e Regione. Così visto che nessuno sembra riuscire a trovare una via d’uscita per procedere all’accreditamento delle strutture che operano ormai da quasi trent’anni, sono operatori e sindacati a indicare la rotta. Da dove cominciare? Dall’emendamento della legge regionale (24/2008) “Norme in materia di autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio