Il 15 giugno scorso Caterina Pipicella e i suoi due figli Giusy e Giovanni Marvelli hanno perso la vita in un incidente tra Bovalino e Natile. Una tragedia sulla quale la Procura di Locri vuole fare chiarezza. Per questo motivo è stata aperta un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Secondo quanto appreso, nei giorni scorsi sono stati compiuti gli accertamenti tecnici irripetibili da parte dei periti nominati dall’ufficio inquirente e ai quali hanno anche partecipato anche i professionisti incaricati dalla famiglia Pipicella e Marvelli e quelli che rappresentano la Città Metropolitana, ente da cui dipende la strada provinciale che collega i due centri della Locride. In base a quanto ricostruito dai soccorritori, l’autovettura è precipitata in una scarpata profonda più di 3 metri, dopo aver percorso una doppia curva a gomito. Un volo nel canale di una fiumara, che non ha lasciato scampo alla 39enne Caterina Pipicella, e ai suoi due figli (un bambino di 10 anni e una bambina di 13 anni) Giusy e Giovanni Marvelli. La donna e il figlio sono deceduti sul colpo, mentre la 13enne è morta durante il trasporto in elisoccorso al Gom di Reggio Calabria. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio