Doppia svolta al processo d’appello scaturito dall’operazione “Riscatto - Mille e una notte” che si sta celebrando davanti ai giudici di Reggio Calabria. All’esito della camera di consiglio i magistrati della Corte d’appello hanno riaperto l’istruttoria dibattimentale e, allo stesso tempo, dichiarato inammissibile l’appello che il pubblico ministero aveva presentato contro 7 imputati assolti in primo grado (Cosmin Avasiloiei, Cesare Antonio Cordì, Teresa Giorgi, Fabio Modafferi, Cristina Nauman, Elis Lamer Naumen e Giuseppe Ripepi), e, per un’ipotesi di reato, anche contro Emmanuel Micale, per altro condannato a 14 anni contro i quali ha proposto ricorso la difesa. Per i sette l’assoluzione diviene dunque definitiva, come è definitiva è l’assoluzione per l’imputato Micale in ordine al reato di intestazione fittizia. Per questo ultimo e altri 8 imputati condannati il processo prosegue il 13 settembre.
La questione di inammissibilità è stata sollevata dagli avvocati Leo Stilo e Mario Mazza, che hanno sostenuto per i rispettivi assistiti l’avvenuto deposito tardivo dell’appello del pm, questione fatta propria anche dagli altri collegi difensivi interessati. In dettaglio è avvenuto che «la sentenza del Tribunale di Locri è stata pubblicata mediante lettura del dispositivo il 12 novembre 2021; il giudice di prime cure ha riservato in giorni 90 il termine per il deposito della motivazione, parimenti prorogato ex art. 154 disp. att. c.p.p. con la conseguenza che il dies e quo ai fini dell’impugnazione è caduto l’11 maggio 2022; rispetto al dies ad quem, coincidente con il 25 giugno 2022, l’atto di appello del pm è pervenuto al Tribunale di Locri il 1° luglio 2022. La difesa ha documentato l’eccezione mediante produzione degli atti recanti i timbri di deposito nei termini sopra menzionati».
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