Le limitazioni della pista che tengono in ostaggio lo sviluppo del “Tito Minniti” sono state cancellate con un colpo di penna dell’Enac. Ma solo per due giorni, l’arco temporale necessario alla riapertura dell’aeroporto di Catania. Una beffa che fa cadere un alibi, quello che i reggini ascoltano da decenni che impedisce il decollo dell’infrastruttura. Serve un’abilitazione speciale dei piloti per poter atterrare all’aeroporto dello Stretto, un “mantra” che ha tenuto lontane tante compagnie aeree in questi anni. Bandi deserti come l’ultimo per tre nuove tratte, ( Torino, Bologna e Venezia). Neanche i 13 milioni di euro che erano stati messi sul piatto proprio dalla Regione come oneri di servizio sono stati sufficienti ad incoraggiare nuovi vettori ad investire sull’aeroporto dello Stretto che continua a registrare una lenta emorragia di passeggeri.
Vincoli e paletti che cadono improvvisamente per 48 ore, come conferma la Sacal, la società di gestione del sistema aeroportuale calabrese che spiega. «Il Notam emesso oggi da Enac, Ente Nazionale Aviazione Civile, sospende l’obbligo di abilitazione per gli equipaggi che intendono operare sull’aeroporto di Reggio Calabria, Tito Minniti, dal 17 luglio ore 13.30 alle 14.00 del 19 luglio. Le compagnie dovranno, in ogni caso, effettuare un risk assessment, cioè valutare il rischio per entrambi le piste 15 e 33. La pista 15 sarà considerata preferenziale per le operazioni. I requisiti di qualificazione dell'equipaggio di volo per il trasporto aereo commerciale con aeromobili complessi sono sospesi. È in corso, da parte di Enac, la cancellazione definitiva delle criticità operative relativa alla testata 15 della pista dello scalo di Reggio Calabria».
E la senatrice Tilde Minasi non si lascia sfuggire l’opportunità di riaccendere i riflettori sulla vicenda: «Mi sono subito rivolta al Ministro Salvini che mi ha dato immediata disponibilità ad attivarsi per ogni iniziativa utile a risolvere una volta per tutte il problema, mettendo Enac, Enav, Sacal e tutti gli interlocutori del caso di fronte alle loro responsabilità per dare subito risposte sul perché sia stato finora tagliato fuori lo scalo aeroportuale reggino con la scusa della sua inadeguatezza e dell’insufficiente sicurezza. Gli Enti e società in questione, di fronte a questa circostanza che evidenzia le loro gravissime mancanze, non possono certamente sottrarsi al confronto».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Caricamento commenti
Commenta la notizia