Gli ordini professionali tecnici di Reggio: «Con questo prezziario si avranno incompiute e contenziosi»
Hanno chiesto con spirito di collaborazione alla Regione di tornare indietro, di provvedere alla rettifica e all’integrazione del prezzario Calabria 2023 e di ripristinare con un aggiornamento prezzario precedente. Dopo due mesi di silenzio di Palazzo Alemanno arriva la diffida degli ordini professionali tecnici (Architetti PPC di Reggio, Catanzaro, Crotone, Vibo; ingegneri di Reggio, Catanzaro, Crotone, Agronomi e dottori Forestali di Reggio). Il rischio ribadiscono i professionisti calabresi è che il sistema edile si inceppi. Lo scenario di previsione a parere di chi opera quotidianamente nel settore si tradurrà «in opere incompiute, finanziamenti revocati, contenziosi infiniti e amministrazioni in dissesto». Scelte che arrivano in «un momento in cui si registrano finanziamenti mai visti prima in Calabria, scadenze con tempi strettissimi e improrogabili, progetti già consegnati e lavori in corso di esecuzione i cui prezzi vanno tempestivamente aggiornati. La Regione che dovrebbe favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio sembra invece frapporre un vero e proprio ostacolo imponendo un prezzario completamente diverso dal precedente anche colmo di errori macroscopici». Un esempio? «Oltre 80% delle voci del nuovo prezziario riguarda adesso solo prodotti e non invece lavorazioni finite per come accadeva in quello precedente. Ciò significa che per la posa degli stessi prodotti, prevista nel nuovo prezzario solo in sparute ipotesi, i progettisti sono costretti a redigere decine se non centinaia di voci di analisi prezzi; il ponteggio a telaio è passato da 4,90euro/mq a 97,95/mq e dunque un ponteggio che pochi giorni fa veniva pagato all’impresa 5.000 euro oggi costerebbe 97.000euro. I solai alleggeriti ormai di uso ordinario e anche realizzati in modo diffuso sul territorio calabrese nel nuovo prezzario non sono proprio contemplati. Mentre invece mancano completamente voci come bonifica da amianto e ogni lavorazione inerente frantumazione e riuso materiali da demolizione». Si chiedono i professionisti: «Quale è l’utilità di un prezzario, copiato tout court dalla Regione Toscana, che nell’aggiornamento dei prezzi costringe il progettista ad una radicale rimodulazione del progetto anche solo per compensare il costo del semplice ponteggio?». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio