L’impianto è saturo, il capannone strapieno. Mentre in piena estate l’emergenza rifiuti è sempre in agguato, scoppia la guerra tra la società che si occupa della gestione e dei lavori di potenziamento dell’impianto di trattamento di Sambatello e l’Arrical, l’Autorità unica regionale per acqua e rifiuti. Che i rapporti si fossero incrinati non è una novità da mesi: nonostante l’intensa interlocuzione non si è trovato un punto d’incontro per la prosecuzione dei lavori a causa dell’aumento dei prezzi. Un lento e costante disgregarsi dei rapporti. E intanto Arrical non garantisce per Sambatello conferimenti in uscita per lo smaltimento verso il termovalorizzatore e altri siti (tanto che l’impianto è saturo), mentre la società Recosamb ha minacciato di chiudere i conferimenti in entrata per qualche giorno. A fronte di questa situazione la Regione ha prontamente individuato una soluzione: affidare ad Ecologia Oggi la gestione dell’impianto di Sambatello, visto che la società si occupa già delle strutture di Siderno e Gioia Tauro. Il passo è già stato compiuto: addirittura Arrical ha convocato le società per un passaggio di consegne ufficiale lunedì. Un colpo di scena inatteso che però non chiarisce che fine farà il bando milionario per il revamping. E rimangono tantissime incognite aperte rispetto alle sorti del personale. Ecologia Oggi proseguirà con le maestranze già operative, legate a doppio filo alla realizzazione dei lavori per il nuovo impianto? Per quanto ancora? Si tratta di una soluzione tampone per traghettare la gestione fino a una scelta definitivia? Si scorrerà la graduatoria del bando? Soprattutto proseguiranno i lavori? Il timore è che questa opportunità su cui erano stati investiti quasi 50 milioni di euro possa “dissolversi” per il territorio reggino, magari investendo in altri contesti. Non sarebbe la prima volta. Certo nell’arco di quasi tre anni la Recosamb, l’impresa si è aggiudicata il bando, dall’apertura del cantiere ha prodotto pochi risultati in termini strettamente operativi. I lavori si sono concentrati prima nella parte esterna. Poi quando si stava per entrare nel vivo delle operazioni è subentrata l’impennata dei costi su cui le due parti non hanno trovato un nuovo accordo. d eccoci agli ultimi giorni caldi sul fronte di una vertenza che fin dagli albori ha registrato inciampi ed imprevisti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio