Partendo dalle coste della Turchia, 10 migranti hanno navigato indisturbati - e quindi mai sottoposti ad alcun controllo - attraversando una fetta di Mediterraneo come fossero, a bordo di una costosa barca a vela del valore di quasi 100mila euro, “normali” diportisti in vacanza lungo la rotta Turchia-Calabria e precisamente Izmir (o Smirne)-costa della Locride. Prima di far spiaggiare, nel corso della notte tra sabato e ieri, la loro barca a vela di oltre 15 metri lungo la costa reggina dell’alto Jonio, in prossimità del faro di Punta Stilo, al confine tra le province di Reggio e Catanzaro, ad interrompere il loro viaggio di sola andata sono stati i militari della sezione navale della Guardia di Finanza di Roccella impegnati in uno dei tanti servizi notturni lungo la costa reggina e del basso soveratese finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina proveniente dalla Turchia ma da un po’ di tempo a questa parte anche dalla Tunisia e dalla Libia.
La lussuosa barca a vela con a bordo i 10 migranti, tra cittadini turchi, siriani e afghani e tutti di sesso maschile, è stata intercettata, prima dell’alba di ieri a poche miglia di distanza dalla spiaggia di Monasterace.
Dopo l’individuazione e il controllo in mare della barca a vela, i 10 migranti, insieme al natante, sono stati condotti in sicurezza fin dentro il porto di Roccella Ionica e qui ricontrollati e in seguito sistemati momentaneamente, secondo le disposizioni impartite dalla Prefettura di Reggio Calabria, nella tensostruttura portuale divenuta ormai da circa tre anni a questa parte un presidio di primo soccorso e accoglienza per chi, dalla Turchia, dalla Tunisia e dalla Libia, giunge lungo le coste ioniche reggine della Calabria.
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