C’è un punto fermo nella visione dell’amministrazione comunale ormai unanimemente condiviso: la città non può prescindere dal rapporto con il mare e dall’affaccio sullo Stretto. Mai più, insomma, voltare le spalle come talvolta è stato fatto in passato: niente più cesure urbanistiche, ostacoli, blocchi fisici e visivi. È la ratio, d’altronde, del nuovo waterfront e del futuro collegamento (ponte sul Calopinace permettendo) con il Parco Lineare Sud. Ed è il concetto di fondo di tanti altri interventi, come quello che riguarda il quartiere Candeloro, a ridosso del porto, e che proprio in queste ore vive un’importante fase di gestazione.
La giunta comunale, nell’ultima seduta, ha approvato infatti il Documento di indirizzo alla progettazione (Dip) per l’intervento denominato “Nuovo quartiere turistico-ricettivo del Candeloro”. Non un’opera da poco, anche perché sarà necessario più di un esproprio. L’importo preventivato è infatti di 23 milioni di euro, 21 dei quali rientrerebbero nelle scorrimento delle graduatorie per due linee dei finanziamenti ministeriali Pac “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 e altri 2 nell’ambito di un protocollo d’intesa tra Comune e Autorità portuale (che in questi giorni ha accelerato le procedure sul nuovo terminal crociere).
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