L’ex discarica Comunia, sin dall’apertura e per tutti gli anni che è stata in attività, è stata causa di notevoli e grossi problemi per i lazzaresi e per gli abitanti di gran parte del territorio. E continua ad esserlo oggi , per la mancata bonifica promessa molte volte e non ancora effettuata, con grossi rischi ambientali ogni qualvolta si verificano eventi atmosferici o si sviluppano incendi. Anche gli ultimi del mese di luglio, che hanno devastato il territorio comunale da Capo d’Armi ad Allai, hanno interessato la zona di Comunia creando molto allarme tra la popolazione. Tanto che il sindaco Verduci aveva tempestivamente chiesto all’Arpacal, in via precauzionale, di effettuare un sopralluogo per valutare eventuali problematiche per la salute pubblica. Sopralluogo svolto da funzionari e tecnici dei servizi Aria e Acque dell’Arpacal ai primi di agosto presso l’ex discarica e l’ex impianto di compostaggio (in amministrazione giudiziaria) interessati, anche se solo in parte, dagli incendi di fine luglio. Che, tra l’altro, in una nota inviata al Comune scrivono: “Non si percepiscono fumi di combustione sommersa provenienti dall’ex discarica Comunia o dai cumuli di compost smassati nei piazzali della ditta Eco Service e non risulta pervenuta alcuna segnalazione da parte dell’Autorità sanitaria riguardo episodi acuti o particolarmente gravi di disagi irritativi/olfattivi”. I tecnici Arpacal hanno constatato che l’incendio, grazie anche al pronto intervento disposto dal Comune per estinguere il fuoco ed evitare l’ulteriore diffondersi, ha interessato solo in parte la discarica ed i cumuli di compost presenti nel piazzale della ditta Eco Service. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio