Fortunatamente l’incendio divampato a Sant’Eufemia d’Aspromonte la notte di sabato sul Corso Umberto I°, al rione Vecchio Abitato, nel corso del quale assieme ad altre, tutte disabitate, è andata distrutta quella che era stata l’abitazione del mitico medico “Don Pepè” Chirico, è stato immediatamente circoscritto e posto sotto controllo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, del locale gruppo di protezione civile e del personale comunale impedendo che potesse arrecare danni alle persone e che si propagasse oltre mettendo a rischio stabili occupati che sorgono nelle immediate vicinanze.
Da ieri mattina operativa sul posto è rimasta la squadra dei Vigili del Fuoco 4 A di Palmi per procedere allo spegnimento dei residui piccoli focolai, ma soprattutto al raffreddamento e alla messa in sicurezza dell’intera area. Ed ultimo a cadere sotto i colpi inferti dai Vigili del Fuoco nel corso dell’opera di messa in sicurezza è stato il balcone dal quale all’alba del 14 maggio 1976, dopo settantasette giorni di prigionia in mano ai sequestratori, “Don Pepè” al suo rientro a casa e dopo l’abbraccio con i familiari pur se stressato e provato si era affacciato per salutare e ringraziare le centinaia di suoi assistiti ed estimatori che apprendendo della liberazione erano accorsi sotto casa sua per festeggiarlo.
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