Meno 135 giorni. È iniziato ieri mattina, con la consegna dei lavori di progettazione (definitiva ed esecutiva) dell’intervento di ristrutturazione e messa a norma del padiglione “Greca” dell’ospedale di Locri, il conto alla rovescia per “mettere a terra” quanto precedentemente tracciato in fase di prefattibilità e dare un futuro all’ospedale spoke di via Verga. In cui, parole del direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia «si potrà dare vita a un percorso assistenziale più funzionale possibile, perseguendo anche l’altro importante obiettivo dell’umanizzazione delle cure». Accanto alla manager marchigiana sono intervenuti l’assessore al Lavoro regionale Giovanni Calabrese, il direttore sanitario del presidio della Locride Giuseppe D’Ascoli e il dirigente dell’Unità organizzativa autonoma “Investimenti Sanitari” Pasquale Gidaro. È stato quest’ultimo a spiegare che «con due decreti del commissario ad acta della sanità calabrese Roberto Occhiuto si è data un’accelerazione sull’edilizia sanitaria e il potenziamento tecnologico della rete ospedaliera calabrese, interessata da un importante processo di riorganizzazione improntata al rispetto delle linee guida nazionali che tengono conto del territorio, dei fabbisogni e dell’obiettivo di un’offerta sanitaria integrata». Un intervento, quello sul padiglione “Greca” finanziato per 14,5 milioni di euro che contribuirà a raggiungere l’altro grande obiettivo dichiarato, ovvero, come ha detto Gidaro «portare da 190 a 239 i posti letto dell’ospedale di Locri». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio