L'inchiesta “Epicentro” alla fase cruciale. Sotto accusa capi e gregari delle principali cosche cittadine, con esponenti anche di primo piano delle ’ndrine De Stefano-Tegano-Molinetti e Condello di Archi, i Barreca di Pellaro e Bocale, i Libri di Cannavò, i Ficara-Latella di Ravagnese, Zito-Bertuca e Rugolino di Catona. Il processo “Epicentro” è nato dalla riunificazione di "Malefix", contro le generazioni moderne della cosca De Stefano; “Metameria”, contro i clan di Pellaro e Bocale; “Nuovo corso” con gli operatori economici stremati dalle estorsioni.
Dibattimento in fase nevralgica
Il processo con rito ordinario, che ha superato la fase più complessa della voluminosa lista testi della Procura antimafia tra gli investigatori che hanno condotto le indagini, i firmatari delle informative e una nutrita pattuglia di collaboratori di giustizia. Alla ripresa delle udienze dopo la pausa estiva, il Tribunale ha già fissato tre date – 15 settembre, 13 e 27 ottobre, sempre nella struttura giudiziaria di massima protezione Aula bunker – per completare gli ultimi, residui, testi dei Pubblici ministeri e, soprattutto, avviare la fase degli esami imputati. Rispetto alle 15 persone sul banco degli imputati solo due difese hanno preannunciato l'adesione alla possibilità di potere essere interrogati in Aula. Sul restante gruppo, la stragrande maggioranza ha invece, seppure non formalmente, anticipato la volontà di restare in silenzio, e restano ancora nella indecisione due, tre posizioni.
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