È una questione forse nota ai più ma quello che viene fuori leggendo il report dell’Azienda Sanitaria Provinciale sul proprio patrimonio è ancora una situazione di disordine è caos. Tra occupazioni abusive da parte di ignoti, contenziosi, spuntano anche terreni utilizzati dai Comuni come discariche. Il lungo elenco delle proprietà dell’ente sanitario che poteva essere considerato come un grande plafond anche da poter fittare invece dice tutto il contrario. Quindi è prioritario mettere ordine all’immenso patrimonio prima di poterlo mettere a frutto. Molti terreni risultano da accatastare, non risultano in sostanza intestati all’Azienda Sanitaria Provinciale. Altri invece rischiano di essere perduti perché i possessori indisturbati che avevano occupato gli immobili hanno avviato le procedure davanti al Tribunale per l’usucapione; altri terreni, come si diceva in precedenza, sono stati utilizzati dai Comuni come discarica per i rifiuti e sono da bonificare. Il patrimonio complessivo fotografato è di 191 beni immobili tra fabbricati, strutture (alcune delle quali non utilizzate da moltissimo tempo così come ammesso dalla stessa Asp) con un valore impressionante: 283 milioni di euro. Strutture che potrebbero essere sfruttate in modo diverso ma che negli anni hanno perso gran parte del loro potenziale perché abbandonati e soprattutto non valorizzati anche a causa delle difficoltà finanziarie dell’ente. Di questi 191 cespiti immobiliari moltissimi, infatti, oramai sono inutilizzabili provocando gravi ripercussioni sull’ente. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio