Operazione “Aeternum” sulla compravendita dei loculi a Cittanova: neanche le indagini fermarono lo scempio
Le indagini erano già partite, ma neanche questo avrebbe fermato l’organizzazione criminale che gestiva in maniera parallela il cimitero di Cittanova. È quanto emerge dalle carte dell’inchiesta “Aeternum” che, nella giornata di venerdì ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia nei confronti di 16 persone (4 in carcere e 12 ai domiciliari) e nella quale risultano indagate a piede libero altre 58. L’inchiesta condotta dai carabinieri e coordinata dalla procura di Palmi è nata nel dicembre 2018, quando tre persone hanno denunciato l’estumulazione illegittima della salma di una parente. Da lì i militari dell’Arma iniziarono a indagare su quanto stesse accadendo all’interno del cimitero di Cittanova. Tre anni di indagini nei quali hanno ricostruito la presunta struttura criminale che aveva messo in piedi un sistema parallelo di gestione del cimitero. L’inchiesta gira sulla figura di Salvatore Ligato detto «Franco», di 68 anni, l’ex custode, finito in carcere insieme a tre imprenditori locali, amministratori di due imprese di onoranze funebri: Francesco Galluccio (61), Serafino Berlingeri (56) e Antonino Albanese detto «Antonello» (60). Nell’inchiesta sono finiti ai domiciliari 5 medici legali: Bruno Barillaro, Osvaldo Casella, Domenico Mazzaferro, Arcangelo Padovano, Antonio Russo; tre agenti della polizia locale: Maria Cutrì, Francesco Falleti e Vincenzo Ferraro; il sacerdote Giuseppe Borrelli, il titolare di un’impresa funebre Francesco Curulla, il custode del cimitero Girolamo Franconeri, il responsabile dell’Ufficio tecnico di Cittanova Salvatore Foti. Un agire criminale che sarebbe stato possibile, secondo i magistrati di Palmi «solo grazie ai numerosi e solidi “agganci” vantati dal gruppo con altre personalità (i c.d. concorrenti esterni), anch’essi intranei alla pubblica amministrazione, tali da consentire al gruppo di operare sostanzialmente indisturbato per anni, fino a raggiungere una gestione economica illecita del cimitero, completamente autonoma dall’amministrazione comunale ed interamente volta al profitto di svariati delitti... ». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria