Reggio

Domenica 24 Novembre 2024

Famiglia aggredita a Montebello Jonico: “In casa schizzi di sangue ovunque. In azione almeno 4 rapinatori”

Immagini raccapriccianti sotto gli occhi dei Carabinieri intervenuti nella villetta nelle campagne di Montebello Jonico, devastata da una gang di criminali georgiani senza scrupoli a tal punto da minacciare ed usare violenza fisica anche in presenza di un bimbo in tenerissima età. Ieri in Tribunale collegiale, presieduto dalla dottoressa Silvia Capone, la ricostruzione di quella serata e nottata di inferno è stata effettuata dal maresciallo Massimo Cara, all'epoca dei fatti il comandante della Stazione del paesino del basso Jonio. Ricordi terribili, il quadro dello scempio subito nella propria abitazioni da un'intera famiglia: «C’erano chiazze e schizzi di sangue dappertutto. La stanza dove è stata consumata l'aggressione messa a soqquadro». Incalzato dai legali di parte civile, gli avvocati Giacomo Iaria e Francesco Giorgio Arena, il maresciallo Cara ha messo in evidenza anche le prime attività tecniche, fase delicata che spesso risulta decisiva nello sviluppo delle indagini: «La scena del crimine venne subito congelata, in attesa del sopralluogo e dei rilievi tecnici che avrebbero effettuato gli specialisti della sezione Scientifica del comando provinciale dei Carabinieri». Sotto accusa tre giovani dell’Europa dell’Est, due dei quali ancora oggi irreperibili. L'unico al momento identificato, e colpito da misura cautelare in carcere - un omone di 32 anni - ha seguito in presenza l'avvio del dibattimento. Guardato a vista dagli agenti della Polizia penitenziaria, con accanto un'interprete di nazionalità georgiana come lui, ha assistito all'udienza evitando di incrociare lo sguardo delle vittime. Sempre irreperibili, seppure identificati, gli altri due compari citati a giudizio - 34 anni il primo, 27 anni il secondo -; senza identità la quarta persona. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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