Reggio

Giovedì 09 Gennaio 2025

Reggio, il campo Coni abbandonato all’incuria: lanciato l'ultimo Sos

L’unica pista del territorio metropolitano di Reggio Calabria. Ma è avvolta dal degrado da decenni. Il campo Coni cade a pezzi, lentamente l'incuria ha minato la sua tenuta. Il tempio della disciplina che incarna più di tutte il messaggio dello sport sano ha bisogno di cure, di quelle attenzioni che mancano da tanto, troppo tempo. E l'allarme parte proprio da chi quel campo lo percorre con tenacia e determinazione, da quei ragazzi che praticano discipline che affondano le radici nell'antica Grecia. Sono 300 i tesserati delle otto società (una anche composta da disabili, simbolo dell'inclusività di questo posto aperto a tutti) che gravitano attorno al Campo Coni, una realtà che conta ogni giorno oltre agli atleti agonistici circa cinquecento presenze al giorno. Fruitori uniti dalla passione per la corsa, non necessariamente animati dalla brama di arrivare primi, magari solo per condividere un tratto assieme, solo per ritrovarsi in un parco, uno dei pochissimi in cui praticare attività all'aria aperta. Una struttura realizzata negli anni settanta, quando si decise che al Granillo c’era posto solo per il calcio. Da allora non è mai stata oggetto di interventi di manutenzione straordinaria. La pista presenta evidenti ferite che ne rendono difficoltosa, anzi pericolosa la percorrenza, le radici degli alberi che costeggiano il tracciato si sono insinuate sotto il manto creando evidenti ondulature, così come in più punti il manto è saltato lasciando solo la terra battuta. È cosi da tempo, nonostante le richieste avanzate alle istituzioni che avrebbero il compito di intervenire. Ma la voce di tanti rimane strozzata in gola per la paura che una richiesta legittima possa diventare un boomerang. Il timore è che la struttura venga chiusa. A seguito di un appello spesso si sceglie la strada più semplice della chiusura. Ma non si può più attendere perché la possibilità di disputare le competizioni non potrà essere garantita ancora per molto tempo, in queste condizioni. E così gli atleti dovrebbero spostarsi fino a Cosenza che proprio in questi giorni festeggia la sua nuova pista. Un'eventualità che rappresenterebbe la fine delle speranze e delle ambizioni di tanti giovanissimi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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