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Porto di Gioia Tauro, Gelardi: “Il Governo intervenga sulla direttiva”

Corsa contro il tempo per limitare i danni economici per il porto causati alle nuove norme di scambio delle emissioni

Il porto di Gioia Tauro

Il 1. gennaio 2024 segnerà l’entrata in vigore della direttiva dell’Unione Europea sul sistema di scambio delle quote di emissione (Ets) per il settore marittimo. Secondo questa direttiva, la tassazione sarà calcolata non solo in base al tipo di nave, ma anche in base alla distanza percorsa In particolare, sarà applicato uno sconto del 50% se lo scalo di partenza o destinazione si trova al di fuori dell’Unione Europea, mentre sarà applicata la tassazione completa se si tratta di porti comunitari.
Questa nuova normativa ha già portato a segnali di rilocalizzazione, poiché le compagnie di navigazione stanno già pianificando l’attività di trasbordo container sulla sponda opposta del Mediterraneo, in Nord Africa.
Sulla questione, ieri, è intervenuto il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Giuseppe Gelardi sottolineando l’importanza di un intervento governativo urgente per affrontare questa sfida. «Il porto di Gioia Tauro – ha ricordato il consigliere regionale – ha un ruolo strategico nel Mediterraneo e la sua chiusura avrebbe conseguenze negative non solo per la Calabria, ma anche per l’intero Paese».

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