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Reggio, servizio idrico verso una svolta?

La Sorical a Palazzo San Giorgio tratteggia le nuove linee operative. Da lunedì, sul sito web, sarà pubblicato il regolamento per gli utenti

L’acqua è un diritto per tutti gli esseri umani: senza acqua non c’è futuro. È un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese, del continente, del mondo. L’acqua è democrazia. (Nelson Mandela)
Sei mesi fa, nella sede della Cittadella a Catanzaro, il Comune ha siglato l'accordo che vede la Sorical assumere la guida del segmento idrico finora gestito a livello locale. La Regione, a fronte dell’impegno finanziario per attuare la riforma del settore, ha accentrato la governance in Arrical (l’ente di governo d’ambito) e punta a mantenere il 60% della compagine societaria di Sorical (gestore unico). A luglio scorso i reggini hanno ricevuto la prima bolletta del servizio idrico integrato emessa dalla società: Reggio è infatti il primo Comune calabrese in cui, da quest’anno, il servizio idrico è condotto dalla Sorical mentre fognatura e depurazione saranno ancora gestiti dal Comune fino a giugno 2024. Ma la successione di Sorical si muove su una strada lunga e non priva di ostacoli, come apparso chiaro dalla conferenza stampa tenuta ieri mattina a Palazzo San Giorgio dal direttore generale di Sorical Giovanni Paolo Marati e dal sindaco f.f Paolo Brunetti, affiancati dal dirigente ad interim del Servizio idrico integrato - Arrical Pietro Oliverio, dal direttore generale del Comune Demetrio Barreca e dal funzionario comunale del Sii Giuseppe Quartuccio, nel corso della quale sono state illustrate le iniziative di Sorical per la gestione del Servizio idrico integrato a Reggio. Il motivo delle difficoltà è presto detto: al subentro nella bollettazione idrica non corrisponde analoga tempestività nel passaggio d'informazioni tra Comune e Sorical, che deve ancora entrare in possesso di un'imponente mole di dati relativa non solo alla quantificazione delle utenze e all'accertamento degli abusivi ma anche inerente la quantificazione dei pozzi in esercizio, la relativa portata e, soprattutto, lo stato delle reti di distribuzione (che definire colabrodo è un eufemismo) in esercizio. Informazioni assolutamente necessarie in quanto propedeutiche all'elaborazione delle "contromisure" da attuare per assicurare un miglioramento del Sii.

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