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Dissequestro degli spogliatoi? No, ora è chiuso tutto lo stadio di San Luca

Non c’è davvero pace per il “Corrado Alvaro”. È scaduta la convenzione stipulata con il Comune

I calciatori del San Luca che fino a mercoledì si allenavano al “Corrado Alvaro” ma non potevano fare la doccia e usare i bagni, perché i servizi igienici in data 8 settembre sono stati posti sotto sequestro, da giovedì pomeriggio non possono più nemmeno entrare nello stadio per allenarsi. È stata infatti disposta con effetto immediato la chiusura totale dello stadio, poiché i responsabili del comune hanno rilevato incongruenze di natura burocratica nella pratica di affitto dell’impianto. Il problema è venuto fuori giovedì mattina nel corso di un incontro tra il sindaco Bruno Bartolo e il presidente dell’Asd Francesco Giampaolo, presenti i responsabili dell’area tecnica e contabile del Comune.
L’incontro era stato indetto per tentare di capire a che punto sia la pratica di dissequestro dei servizi igienici visto che l’Arpacal, per conto del Tribunale di Locri aveva provveduto ad effettuare i prelievi dell’acqua in uscita dalla conduttura dello stadio. Una situazione di assoluto disagio, che aveva costretto il presidente, al termine della partita contro il Lamezia giocata a Locri, a minacciare di ritirare la squadra dal campionato. Ebbene, ci ha spiegato lo stesso Giampaolo, nel corso dell’incontro con il sindaco è emerso che la convenzione del contratto di affitto dello stadio della durata di un anno era scaduta, e non può essere rinnovata nel breve perché la società deve allegare alla nuova richiesta una serie di documenti. Da il provvedimento di chiusura totale dello stadio che durerà fino a quando la società non provvederà a mettersi in regola con i documenti richiesti.

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