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Porto di Gioia Tauro, l’appello dei sindacati ai cittadini

Tutte le sigle confidano in una partecipazione massiccia al flash mob del 17 ottobre allo scalo di transhipment

Tutto pronto per il flash mob di giorno 17 ottobre in difesa del porto di Gioia Tauro, dal 1. gennaio a rischio ridimensionamento per gli effetti della nuova legge europea sulle emissioni delle grandi portacontainer che vi attraccano, le cosiddette “navi madri”.
Ieri mattina si è infatti svolta nel palazzo dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio un’ultima riunione operativa per discutere dei dettagli organizzativi della manifestazione. L’incontro ha visto la partecipazione dell’AdSP, con la presenza del presidente Andrea Agostinelli e dei dirigenti di area, i terminalisti Medcenter Container Terminal e Automar e le organizzazioni sindacali promotrici della manifestazione Filt Cgil (Salvatore Larocca e Domenico Laganà), Fit Cisl (Antonio Sigilli), Uiltrasporti (Domenico Lombardo), Ugl Mare e porti (Francesco De Leo) e il Coordinamento Portuali SUL (Vincenzo Malvaso e Daniele Caratozzolo).
Si è discusso su come creare le condizioni logistiche e normative affinché si garantisca la buona riuscita dell’iniziativa, nella massima sicurezza e garantendo la maggiore presenza possibile di manifestanti. Le organizzazioni sindacali hanno proclamato le assemblee retribuite dalle 12 alle 14 per tutti i lavoratori di MCT, Automar e imprese portuali al fine di assicurare la presenza di tutti i lavoratori, anche quelli in turno durante le ore della manifestazione, per questi lavoratori ci saranno delle navette per il trasporto dal terminal al varco doganale e rientro in terminal a fine manifestazione.

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