Altro che campanilismo o battaglia per la sede della presidenza, altro che principio di territorialità o rispetto delle linee guida: l’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Melicucco, che con 606 alunni è il secondo più grande del comprensorio, con quello di Laureana di Borrello, Galatro, Feroleto della Chiesa, Serrata e Candidoni, che a sua volta contava già ben 618 studenti, rappresenta – secondo i primi cittadini di Melicucco, Laureana e Feroleto, che hanno indetto una conferenza stampa al Municipio di Melicucco – una scelta «scellerata, allucinante e surreale», che arreca gravi disagi a livello organizzativo e funzionale non solo alla scuola, ma ad insegnanti, studenti e famiglie.
Mentre le mamme di Melicucco si stanno organizzando per una manifestazione di forte protesta, il sindaco Francesco Nicolaci e i colleghi di Laureana di Borrello, Alberto Morano, e di Feroleto della Chiesa, Antonio Tranquilla, hanno incontrato i giornalisti annunciando l’imminente richiesta di un incontro per aprire un dialogo con la Regione.
Con una delibera di giunta, l’amministrazione comunale di Melicucco già il 14 settembre chiedeva il mantenimento dell’autonomia istituzionale dell’Istituto comprensivo, sia perché può contare su ben 606 alunni e sia perché opera in un territorio comunale con livello 3 di criticità. In via subordinata, la giunt proponeva alla Città Metropolitana l’accorpamento di altri istituti che insistono su territori limitrofi.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia