Reggio

Lunedì 25 Novembre 2024

Porto di Gioia Tauro, primi impegni dell’Europa. Ma la deroga alla direttiva non c’è

La Commissione Europea valuterà e monitorerà gli effetti in concreto della direttiva Ets sulle emissioni nocive per l’ambiente nel trasporto marittimo. I ministri dell’ambiente dei governi europei hanno discusso nel corso della sessione del Consiglio sull’ambiente di una serie di vicende relative a normative che riguardano i provvedimenti per contrastare i cambiamenti climatici. All’ordine del giorno era stata inserita la discussione che riguarda da vicino il porto di Gioia Tauro, ovvero la direttiva Ets sulla riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti nel settore marittimo. Una discussione sulla quale le delegazioni della Grecia, dell’Italia e della Spagna hanno dimostrato le loro riserve sul provvedimento che rischia di travolgere i porti di transhipment a causa dello scarso tempo per adeguare le navi in arrivo con gli armatori costretti a pagare risorse importanti che potrebbero provocare un dirottamento del traffico marittimo. Chiaro e diretto il ministro dell’Ambiente Italiano Picchetto-Fratin: «Le attuali regole europee in materia di applicazione del meccanismo Ets al settore marittimo, in assenza di una applicazione dello stesso a livello mondiale, determinano una sicura perdita di competitività di molti porti di scalo europei, e in particolare italiani, per i traffici merci su container con trasbordo, con conseguente rischio strategico per tutto il sistema logistico europeo - ha aggiunto Pichetto Fratin -. L’Italia ritiene che il meccanismo correttivo ad oggi individuato dell’esclusione dai porti di scalo dei porti Extra Ue situati a meno di 300 miglia marine da porti di scalo Ue, non sia assolutamente sufficiente. Permane una distorsione strutturale, che va a discapito dei porti di scalo europei, e in particolare di molti porti italiani fra cui Gioia Tauro, che risentiranno fortemente dei negativi effetti diretti dei costi Ets, effetti aggravati dall’ulteriore svantaggio competitivo sulle rotte intercontinentali generato dalla mancata applicazione del meccanismo a livello mondiale». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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