La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lunga (e vana) attesa di un’ambulanza che potesse soccorrere un giovane di Locri rimasto vittima di un incidente stradale domenica sera. Ieri mattina, il presidente dell’associazione “Tribunale per i diritti del malato e del cittadino” Pino Mammoliti ha presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Locri nei confronti di «tutti i soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti per avere – ha scritto – con più azioni od omissioni perpetrato in danno alla popolazione della Locride, in particolare l’onorevole Roberto Occhiuto, commissario regionale della Sanità, e la dottoressa Lucia Di Furia, manager aziendale Asp di Reggio Calabria, nelle loro qualità, oltre alla violazione degli obblighi previsti per garantire, costituzionalmente, il diritto alla tutela della salute dei cittadini, anche per i reati di abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, omissione di soccorso, lesioni colpose e per tutte le altre ipotesi delittuose che l’autorità giudiziaria accerterà». Nella sua lunga premessa, Mammoliti ricorda, oltre alle pubbliche denunce del mancato funzionamento di macchinari necessari a una efficace diagnostica (specie nei brevissimi tempi dell’emergenza-urgenza) e l’ormai cronica penuria di autoambulanze, che «durante gli ultimi sei mesi di attività di controllo e di segnalazione relative a disagi e ritardi di soccorso provenienti da cittadini della Locride», ha più volte «sollecitato la manager aziendale dottoressa Di Furia, a prendere atto e conseguenzialmente intervenire rispetto alle sollecitazioni rivolte dagli utenti della Locride». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio