
«Il Ponte sullo Stretto, prima o poi, sarà costruito e si tratterà di una infrastruttura per la quale occorre prefigurare, al più presto e prima che sia troppo tardi, quanto di meglio si possa far scaturire a beneficio della città di Reggio Calabria che rischia la marginalizzazione sul piano infrastrutturale e, quindi, sociale». È una delle considerazioni dell’ex assessore comunale Domenico Francesco Richichi, che interviene sui temi connessi al collegamento stabili tra Calabria e Sicilia.
«In attesa del progetto definitivo», Richichi sottolinea che «si deve guardare al futuro non da semplici tifosi o avversari di un ministro (Salvini, ndr) che ripropone le stesse ricette che sono state, in passato, bocciate dalla scienza e dalla politica. Il Ponte sullo Stretto imporrà una nuova ferrovia, forse, ad “Alta Velocità” che bypasserà Villa San Giovanni inoltrandosi verso la Sicilia. I treni provenienti dal nord dalla nuova linea Alta Velocità non potranno raggiungere Reggio Calabria per la mancanza dei raccordi, non realizzabili per l’altezza dell’ingresso al manufatto che ne impedisce il collegamento. Per raggiungere Reggio Calabria con la ferrovia sarà utilizzata la vecchia tratta ferroviaria Lamezia-Reggio Calabria, quella attuale, costruita, in parte, nel 1939 che, mediamente, ha una velocità di 130 km ora invece dei 350 dell’Alta Velocità. A Gioia Tauro, o a Rosarno, i viaggiatori, diretti a Reggio Calabria dovranno scendere dai treni Alta Velocità e utilizzeranno le coincidenze con i treni regionali.
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